Barocci a Bizzarri “Ma quale ingresso di Coseca nel cogeneratore”

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Il Corriere di Maremma del 30-09-2011, riporta i dati della Conferenza Stampa del 29 a Follonica Sala Consiliare Comune di Follonica, convocata dal Comitato per il No all’inceneritore di Scarlino.

 GROSSETO – “Un amministratore, prima di acquistare quote di una società, che sicuramente deve bonificare un territorio molto vasto, doverebbe almeno far quantificare il costo di tale bonifica,di cui oggi ancora non esiste un progetto. Altrimenti succede che si trasferiscono i costi di tali opere nelle tariffe rifiuti, che dovranno pagare i cittadini dell’intera provincia, serviti dal Coseca”. Così Roberto Barocci, della Rete ambiente Grosseto, interviene sull’affaire Coseca e sulla proposta, avanzata ieri dal sindaco di Scarlino Maurizio Bizzarri, secondo cui l’azienda pubblica non solo dovrebbe entrare in Futura spa, ma anche in Scarlino Energia. “Non può ripetersi quanto Bizzarri ha già contribuito nel passato a fare – attacca Barocci – trasferire al Comune di Scarlino la proprietà di un sito Eni, Gr-66 ex casse sterili, che ancora produce inquinamento delle falde, quando le bonifiche superficiali sono certificate come realizzate, ma quando dal monitoraggio post bonifica si dimostra che tali opere sono incomplete e sicuramente inefficaci”.