Prima parte
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Seconda parte
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Raccolta di materiali stampa
Prima parte
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Seconda parte
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Un interessante articolo del 29 ottobre 2013 dal titolo “#GUERRIERI sul Monte Amiata”
tratto dal Blog Cronache Marziane su Today.it curato da Rossella Lamina.
Lo riporto per intero:
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Il quotidiano on line Maremma News del 17 Settembre 2014 ha pubblicato un articolo legato sulla conferenza tenuta nei locali della Libreria delle Ragazze di Via Pergolesi a Grosseto il 27 agosto 2014.
Lo riporto per intero:
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Sappiamo dai dati di Bilancio di molti Comuni italiani, pubblicati e convalidati dal Ministero dell’Ambiente, che sono notevolmente aumentate le entrate collegate alle raccolte dei rifiuti urbani con il sistema del porta a porta, grazie alla vendita delle materie prime recuperate dai rifiuti. Infatti, con tale sistema di raccolta, oltre ad aumentare le quantità di carta, cartone, vetro, plastiche e metalli recuperati, sono migliorate le loro qualità e le industrie oggi pagano, in media, secondo la convenzione Anci/Conai (vedi gli allegati tecnici), da dieci a cento volte tanto le partite di rifiuti che contengono una modesta frazione estranea. Viceversa, con i cassonetti stradali il materiale raccolto non ha spesso valore commerciale per la presenza in esso di frazioni estranee.
Gli ultimi dati del 2014 sull’inquinamento da Arsenico delle falde idriche di Follonica-Scarlino confermano quello che andiamo sostenendo da anni: finora gli Enti Locali hanno approvato progetti di bonifica solo parziali e non risolutivi del pericolosissimo problema, continuando a sottostimarlo.
Stiamo parlando di un fenomeno che, per chi non conosce i dati del processo produttivo che lo ha generato, è molto difficile da comprendere, perché la nostra mente non riesce a immaginarlo (se non ci credete, provate a concepire i numeri che verranno di seguito prodotti). La legge prescrive che siano quantificate e individuate tutte le fonti inquinanti, cosa che finora non è stato fatto dagli Enti pubblici locali. Da questa constatazione sono derivate le denunce pubbliche delle Associazioni ambientaliste, riportate correttamente dal “Il Tirreno”.