Trasferite tonnellate di Arsenico con le ceneri di pirite, commercializzate senza prescrizioni

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La Nuova Solmine Spa di Scarlino, produttrice di acido solforico, negli ultimi anni ha trasferito un milione e mezzo di tonnellate di ceneri di pirite in altri luoghi d’Italia. Tale rifiuto è pericoloso, perchè capace di cedere, se lasciato sotto la pioggia in ambiente umido e leggermente acido, come nel sito Gr 66, diversi metalli tossici e nocivi, tra cui arsenico. Poichè è stato ceduto non come rifiuto, ma come materiale liberamente commerciabile, quindi senza prescrizioni, è necessario  sapere con urgenza dove è stato collocato, per evitare che rilasci altro arsenico nell’ambiente.

L’arsenico è elemento cancerogeno di I^ classe, secondo lo IARC, e ne sono sufficienti 10 microgrammi per rendere un litro d’acqua non potabile; una tonnellata di arsenico rende non bevibile 100 milioni di metri cubi di acqua, mentre con quelle ceneri sono state trasferite centinaia di tonnellate di arsenico. Le  acque di falda, che transitano oggi sotto il deposito di ceneri al Casone di Scarlino, ricevono costantemente arsenico e l’ARPAT vi ha  registrano recentemente un dato medio di oltre  mille microgrammi per litro, cento volte i limiti di legge.

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Sono i contenuti di un’inchiesta che Luciano Bianciardi, maestro di scrittura e giornalismo, avrebbe potuto far propri, rendendoli esemplari nella denuncia della decadenza del liberismo borghese.
Con l’aiuto di Marcello, Giuliana ed Ilic ho cercato di far mia la sua lezione. Non credo di esserci riuscito.

Roberto