L’incoerenza del M5S di Follonica

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Il 10 settembre scorso il Comitato Beni Comuni e il Comitato del No all’inceneritore di Scarlino, che insieme in provincia hanno raccolto oltre 2000 firme per la proposta di legge Rifiuti Zero, hanno organizzano a Follonica un Congegno. Dal volantone (1) e dai resoconti della stampa locale (2) gli obiettivi del Convegno erano chiari ed evidenti. C’era stata una pubblica presa di posizione di diversi Sindaci della provincia a favore dell’estensione della raccolta dei rifiuti con metodi più efficaci (porta a porta) e c’era la possibilità di avanzare proposte per superare la scellerata Convenzione ATOrifiuti/Unieco del 2005, che impone di mantenere costante per 28 anni la produzione di rifiuti indifferenziati e che finalmente alcuni amministratori locali avevano riconosciuto come limite da superare, chiedendo alla Provincia e ATO un cambiamento.
Tali obiettivi sono stati discussi e concordati anche con i portavoce regionali del Movimento Rifiuti Zero, che hanno partecipato al Convegno come relatori.

Il giorno precedente al Convegno il portavoce del M5S di Follonica chiese di partecipare alla Conferenza Stampa di presentazione della iniziativa ed ha espresso il punto di vista della sua forza politica (tutti gli amministratori del Pd, indistintamente, non sono credibili…) in netto contrasto (3) con l’obiettivo del Convegno di valorizzare quanti avevano chiesto alla Regione, Provincia e ATO un cambiamento e di presentare ad un pubblico diverso dal solito i dati oggettivi dei vantaggi occupazionali ed economici delle alternative all’incenerimento. Altri preferiscono continuare a parlarsi addosso inutilmente…

Durante il Convegno una relatrice, la consigliere comunale del Pd Elisabetta Sabatini, mentre stava comunicando i dati relativi allo smaltimento rifiuti del Comune di Follonica, senza alcun commento personale o politico, è stata ripetutamente interrotta da un militante del M5S, seduto accanto al portavoce locale e ad altri militanti del M5S. Dopo il terzo invito dei moderatori a lasciare finire l’intervento e ad intervenire nel successivo dibattito, continuando le interruzioni, mi sono alzato ed ho detto loro che quella sede non era la sede per fare campagna elettorale. Il giorno dopo in rete è stato scritto di tutto: che ero intervenuto per fare la campagna elettorale a favore del sindaco Baldi (ridicolo), che il sindaco Baldi mi aveva dato un incarico retribuito( più che ridicolo) ecc.ecc.
Al che ho scritto (4) quanto segue e il M5S, mentendo da vecchi politicanti, hanno replicato che sarebbero stati cacciati (5).