Inquinamento e aeroplani distruggono l’idillio toscano

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INQUINAMENTO E AEROPLANI DISTRUGGONO L’IDILLIO TOSCANO di Jessie Grimond
Articolo ©independent.co.uk originale reperibile a questo indirizzo

La bellezza rurale della Toscana, che attrae un esercito di viaggiatori Britannici e di visitatori estivi, da Tony Blair a John Mortimer, è sotto assedio
Tra le minacce ambientali, che hanno fatto sorgere oltre trenta Comitati di protesta, ci sono: un fiume diventato rosso e arancione, un grosso inceneritore di rifiuti vicino a S. Gimignano e il progetto di un aeroporto che potrebbe portare i voli charter a rombare sopra i tetti di Siena.
L’immagine idillica della Toscana è ingannevole, secondo Luciano Dallapè incaricato del coordinamento tra i gruppi di protesta, noti come Comitati. Una delle preoccupazioni maggiori è l’inquinamento del fiume Merse, nel cuore del “Chiantishire”. Il Merse era considerato uno dei fiumi più puliti d’Italia, in quanto non attraversa villaggi né passa vicino a fabbriche, ma è ora soffocato dai rifiuti accumulati all’interno di una miniera in disuso usata per smaltirvi milioni di tonnellate di ceneri di piriti tossiche, un sottoprodotto dell’acido solforico.
Roberto Barocci, insegnante di economia territoriale all’Istituto di Educazione Tecnica di Grosseto ha effettuato uno studio dettagliato sull’inquinamento del Merse. Egli afferma che per mesi il fiume è stato di colore rosso e arancione essendo le sue acque inquinate da sostanze quali ematite, ferro, rame, pirite e arsenico. Lontre, granchi d’acqua dolce, tritoni e trote sono completamente scomparsi.
Un’altro comitato si batte contro la proliferazione nella regione degli inceneritori di rifiuti. Secondo Franceso Francisci del WWF la Toscana prevede di costruire una ventina di nuovi inceneritori. In particolare i piani per ingrandire di quattro volte un vecchio inceneritore presso S.Gimignano hanno sollevato la protesta popolare.
Per Dallapè sono in discussione sia la necessità dell’impianto che la sua viabilità economica, così come i rischi per la salute e l’estetica. “Ci sono anche voci che il Sindaco di S.Gimignano voglia costruire una collina per nascondere lo scempio”, aggiunge.
Gli amministratori locali, hanno anche intenzione di sviluppare una piccola base militare vicino a Siena per trasformarla in aeroporto internazionale, alimentando i timori che la storica città, centro artistico e architettonico di importanza mondiale, possa essere straziata dal rombo dei jumbo. Anche la campagna circostante ne potrebbe essere disturbata per chilometri e questo malgrado la protesta degli attivisti che lamentano anche la posizione del sito proprio sopra una naturale concentrazione di acqua che rifornisce i rubinetti di gran parte della zona.
Un membro dei comitati ci dice:” A Siena non c’è bisogno di un aeroporto internazionale. Ne abbiamo due a un’ora di macchina da qui, a Firenze e Pisa”.
Altri progetti minacciano il paesaggio attorno a Sovicille, presso Siena, con enormi tralicci per portare elettricità a due grandi compagnie chimiche attive nella zona. Dallapè ci ha riferito che le richieste del comitato locale di interrare l’elettrodotto sono state finora ignorate.