Inceneritore di Scarlino: seconda Sentenza in nome del popolo italiano…

La Sentenza n. 980/2019 emessa in nome del popolo Italiano, pubblicata dal Tribunale di Grosseto il 11/12/2019, conferma quanto abbiamo documentato da tempo: l’impianto di incenerimento di Scarlino ha funzionato fuori norma dal 2005 con i forni privi delle dimensioni imposte dalla legge per l’abbattimento delle micidiali diossine, disperse nel territorio della piana.

Secondo la suddetta Sentenza le concrete modalità  di costruzione e di esercizio dell’impianto hanno comportato la violazione del diritto alla salute invocato dalla popolazione che ha promosso la causa.

Pertanto il fatto che al momento, come deciso dall’ultima Sentenza del Consiglio di Stato del gennaio scorso, l’impianto sia stato privato delle autorizzazioni amministrative e quindi non sia funzionante non ha fatto venir meno l’interesse ad ottenere una pronuncia del Tribunale che ne inibisca il funzionamento, come invece l’avvocato Antichi della Scarlino Energia ha cercato di evitare.

Infatti il collegio peritale composto da tre ingegneri, di cui due professori universitari, e un dirigente sanitario ha dedotto che i tre volumi di postcombustione dell’impianto di Scarlino sono da abbattere o da raddoppiare.

Perché allo stato attuale, come già  scritto dal prestigioso CNR- Istituto di Ricerca sulle Combustioni di Napoli, non garantendo il criterio di omogeneità  e permanenza dei fumi a temperature tali da abbattere le diossine, compromettono il pieno rispetto del comma 3 dell’art. 237 octies del Dlg 152/2006.

Questo stesso contenuto e critica è stato l’oggetto di Osservazioni dettagliate presentate invano alla Regione Toscana in relazione alle procedure VIA/AIA del 2015 e 2018 dall’ing.Enzo Annino1 , dall’ing. Paolo Rabitti2 e dal Forum
Ambientalista3.

La Regione Toscana, affidandosi a verifiche inattendibili dei dirigenti ARPAT, ha finora fatto finta di non capire quali siano le norme violate, le reali dimensioni dei forni e di non sapere quali siano le condizioni di inquinamento della Piana.

Nonostante le cinque precedenti autorizzazioni siano state annullate da Sentenze della Giustizia Amministrativa la Regione Toscana ha attivato per gli stessi impianti la sesta procedura autorizzativa ma dopo la sentenza di ieri la non potrà portare a compimento il suo disegno nell’illegalità .

Infatti la Sentenza riporta anche il parere sanitario espresso dai consulenti del Magistrato che ritengono vi siano fondati elementi per considerare la ripresa dell’attività di incenerimento della Scarlino Energia, nella sua attuale configurazione impiantistica e gestionale, insostenibile da un punto di vista ambientale e/o sanitario per il contesto dell’area della piana di Scarlino.

Roberto Barocci,
Forum Ambientalista Grosseto


Note:

  1. Si veda il sito della Regione Toscana di oggi (13 Dicembre 2019), aprendo sulla documentazione relativa al nuovo procedimento di VIA/AIA avviato quest’anno (2019) dalla Regione Toscana, nella sezione “In evidenza”:
    http://www.regione.toscana.it/-/valutazione-di-impatto-ambientale-via-
    in “Controdeduzioni 4/9/2015, “Allegato 1 – Osservazioni Annino 01-09-2015, pagine 11,12,13.
    ↩︎
  2. Si rimanda alle conferenze stampa dello scorso anno. ↩︎
  3. Si veda, come sopra, il sito della Regione Toscana di oggi
    nella nella sezione “In evidenza” il link e relativa cartella “Integrazioni 2018” e consultare il pdf “SE_Controdeduzioni alle Osservazioni CdS Regione Toscana ” presentato dalla della Scarlino Energia Spa, dove a pagina 4-5 la Società risponde alla nostra Osservazione. ↩︎