Gessi rossi: Avvisi di Garanzia per i gestori

La Procura Distrettuale Antimafia di Firenze, tramite il comando Carabinieri del NOE, ha dato la notizia dell’avvio di un procedimento penale a carico di cinque gestori dei “gessi rossi”.

Il nuovo procedimento è stato deciso dopo due antefatti, che è necessario ricordare:

1 – nella primavera scorsa la Commissione Parlamentare d’inchiesta sui reati connessi al ciclo rifiuti ha pubblicato una Relazione conclusiva con cui ha segnalato gravi e illegali scelte della Regione Toscana e di ARPAT, con le quali è stato consentito alla multinazionale Venator-Tioxide di Scarlino di ridurre i suoi costi, usando i suoi rifiuti “gessi rossi” per un ripristino ambientale di una cava, inquinando falde e terreni;

2 – nel luglio/agosto scorso l’ARPAT ha pubblicato una nuova valutazione sui gessi rossi a sostegno delle scelte fatte dalla Regione, negando ogni forma di inquinamento.

La notizia fornita dal NOE del 22 ottobre scorso ha avuto molta eco sulla stampa locale dal Corriere Fiorentino a La Nazione fino al TGR Toscana.

TGR – Toscana del 22 ottobre 2021

Lo stesso giorno della notizia data alla stampa sull’indagine della DDA di Firenze ho scritto una valutazione, tutta politica, pubblicata dal quotidiani on-line:
https://www.maremmaoggi.net/barocci-sui-gessi-rossi-la-regione-sia-coerente/
https://www.maremmanews.it/index.php/ambiente/96204-sui-gessi-rossi-interviene-barocci-forum-ambientalista-grosseto
in seguito ripresa dai quotidiani cartacei senza suscitare risposte

Il giorno successivo, 23 ottobre 2021, ho dato alcune informazioni tecniche pubblicate qui: https://www.comune.follonica.gr.it/rassegna_stampa/stampa_testo_articolo.php?id_com=147065

A distanza di quasi un mese, anche a quest’ultimo articolo, a non ci sono state risposte.