Il 9 aprile 2016 a Firenze nel corso del Convegno della Rete nazionale NoGesi l’arch.Zita, ex dirigente della Regione Toscana che dal 2005 fino a luglio 2012 ha seguito, in veste di responsabile del Settore Valutazioni di Impatto Ambientale, la procedura di VIA per la centrale di Bagnore 4 a Santa Fiora, ha fatto affermazioni di estrema gravità 1.
Ne riportiamo un passaggio saliente, l’argomento è appunto la procedura di VIA per la centrale di Bagnore 4 a Santa Fiora , ecco cosa ha affermato l’arch.Zita:
“L’ARS mi mandò un parere ufficiale. Era un parere negativo. Io chiamai immediatamente l’Assessore Bramerini, che convenne con me che, con quel parere dell’ARS, Bagnore 4 non si poteva chiudere (applausi in sala n.d.s.)…No, vi prego, vi prego. Vi prego! Non fate commenti perché la questione è significativa e rilevante.
La Bramerini parlò evidentemente in Giunta di questa faccenda. L’ARS, quindici giorni dopo il parere negativo, uscì con un successivo nuovo parere positivo sulla base, evidentemente così come è scritto nei pareri (io vi invito a leggere pareri ufficiali), sulla base di ulteriori, nuove e all’ARS non conosciute indicazioni, che gli provenivano dal Settore Energia. Io commentai all’Assessore Bramerini, in merito al fatto che era per me totalmente inconcepibile che un Direttore Generale dell’Agenzia Regionale della Sanità avesse emanato un parere negativo, dichiarando nel successivo parere positivo, che lo aveva fatto (il primo parere) nell’inconsapevolezza del valore del progetto, cosa che invece aveva assunto, in termine di consapevolezza, soltanto nell’emanazione del secondo parere, sulla base delle indicazioni che lui non aveva avuto prima e che aveva avuto successivamente dal Settore Energia della Regione Toscana.
Le conseguenze di tutto ciò sono state: la delega tolta all’Assessore Bramerini sulla Valutazione di Impatto Ambientale e il mio allontanamento come responsabile del Settore VIA e trasferimento al Settore Paesaggio.”
Parole che, se confermate, ci consentono di denunciare che la Giunta Rossi è consapevolmente corresponsabile dell’eccesso di mortalità che stiamo registrando in Amiata da parecchi anni.
Sappiamo che lo studio Epidemiologico, commissionato nel corso della procedura di VIA all’Agenzia Regionale della Sanità (ARS) sulle condizioni di salute della popolazione residente nei comuni sede di impianti geotermici, aveva certificato nel 2010 in Amiata un eccesso di mortalità negli uomini, sia rispetto ai comuni limitrofi che rispetto al resto della Toscana del + 13%. In sintesi brutale: in Amiata era in corso una decimazione!
Inoltre tale studio, nel suo Allegato 62, aveva individuate ben 54 relazioni, statisticamente significative, tra incrementi di malattie e concentrazioni crescenti di diversi inquinanti misurati e presenti in aria, acqua e terreno, prodotti anche dalle centrali geotermiche.
Essendo riconosciuta come vera la relazione, nei comuni geotermici, tra l’aumento notevole di mortalità in funzione di concentrazioni crescenti di arsenico, mercurio, acido solfidrico, ecc. ed essendo ritenuta ancora come vera l’esistenza di emissioni di arsenico, mercurio, acido solfidrico, ecc. dalle centrali geotermiche dell’Amiata (pag.16-18 dello Studio ARS), risulta quindi statisticamente vera anche la conclusione – per la legge transitiva della logica, valida da Aristotele in poi in tutto il mondo sano ed onesto – che l’incremento delle malattie e mortalità sull’Amiata era dovuta anche alle emissioni delle centrali geotermiche.
Ed infatti ieri l’arch.Zita ha confermato che nel 2012 ricevette un parere negativo dall’ARS in sede di VIA alla realizzazione del progetto che portava a triplicare la potenza da installare a Bagnore. Con tale parere il responsabile del procedimento non avrebbe potuto chiudere positivamente la procedura di VIA e l’arch. Zita riferì all’allora Assessore all’Ambiente Bramerini il parere negativo di carattere sanitario.
Se l’art.3 della Costituzione Italiana fosse stato rispettato anche dalla Giunta Rossi, il nuovo impianto non sarebbe stato autorizzato e si sarebbero dovuti chiudere anche quelli già in esercizio in Amiata.
Sempre secondo le dichiarazioni rilasciate ieri, dopo quindici giorni l’arch.Zita ricevette un secondo parere dall’Agenzia Regionale di Sanità con il quale il parere negativo diventava parere positivo, con una motivazione incredibile e del tutto illogica: cioè che nel frattempo era pervenuta all’Ars una nota chiarificatrice del Settore Energia della Regione Toscana. Poiché nulla variava in merito alle emissioni in atmosfera di inquinanti dannosi alla salute, non si giustifica in nessun modo la rivalutazione di un quadro sanitario già compromesso dalle centrali esistenti e che avrebbe subito ulteriori aggravi con la costruzione del nuovo impianto.
Roberto Barocci,
Forum Ambientalista Grosseto,
aderente a SOS Geotermia
- Il video è disponibile a questo indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=44at5slLgzI, mentre la trascrizione integrale la si può leggere sul sito di SOS Geotermia. ↩︎
- L’allegato 6 allo Studio ARS, che si scarica da: https://www.ars.toscana.it/files/aree_intervento/ambiente/geotermia/studio_geotermia/2_24_sez_b_mortalita_conclusioni_pp_162-166.pdf ↩︎