Avvisi di Garanzia per i gestori dei gessi rossi

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La Procura Distrettuale Antimafia di Firenze, tramite il comando Carabinieri del NOE, ha dato la notizia dell’avvio di un procedimento penale a carico di cinque gestori dei “gessi rossi”.

Il nuovo procedimento è stato deciso dopo due antefatti, che è necessario ricordare:

1- nella primavera scorsa la Commissione Parlamentare d’inchiesta sui reati connessi al ciclo rifiuti ha pubblicato una Relazione conclusiva con cui ha segnalato gravi e illegali scelte della Regione Toscana e di ARPAT, con le quali è stato consentito alla multinazionale Venator-Tioxide di Scarlino di ridurre i suoi costi, usando i suoi rifiuti “gessi rossi” per un ripristino ambientale di una cava, inquinando falde e terreni;

2- nel luglio/agosto scorso l’ARPAT ha pubblicato una nuova valutazione sui gessi rossi a sostegno delle scelte fatte dalla Regione, negando ogni forma di inquinamento.

Qui c’è la notizia fornita dal NOE il 22 ottobre scorso e successivamente pubblicata sui quotidiani della provincia:
https://www.comune.follonica.gr.it/rassegna_stampa/stampa_testo_articolo.php?id_com=147079

Lo stesso giorno della notizia data alla stampa sull’indagine della DDA di Firenze ho scritto questa valutazione, tutta politica, pubblicata dai quotidiani on line, poi dai quotidiani cartacei, a cui nessuno ha risposto:

https://www.maremmanews.it/index.php/ambiente/96204-sui-gessi-rossi-interviene-barocci-forum-ambientalista-grosseto

Il giorno successivo, ho dato alcune informazioni tecniche pubblicate qui:

https://www.comune.follonica.gr.it/rassegna_stampa/stampa_testo_articolo.php?id_com=147065

Anche a quest’ultimo articolo, a distanza di quasi un mese, non ci sono state risposte.