Caso Total, il sindaco non difende la salute dei cittadini

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Negli scorsi giorni il sindaco di Grosseto in merito al caso del  distributore Total di via Masaccio ha dichiarato sulla stampa:

«Tutti gli enti coinvolti (Arpat, Usl 9, Provincia e Comune di Grosseto) hanno chiaramente spiegato che le richieste della famiglia Tarsi afferiscono ad una sfera tutta privata di accordi e transazioni tra la famiglia stessa e la Total nella quale io non ho intenzione di entrare con l’emanazione di provvedimenti che, come l’ordinanza sindacale, vengono emanati a tutela della salute pubblica e non a tutela di interessi privati».

dal Tirreno del 20.11.2010

Agli atti della Conferenza dei Servizi del Comune di Grosseto del 4 maggio scorso che ha formulato prescrizioni e espresso un parere al Sindaco sul caso Total sono riportate le frasi dettate dal dott. Spagnesi, Responsabile sanitario, il quale non può emettere Ordinanze, che sono solo e tutte di competenza del Sindaco.

Il dott. Spagnesi afferma a Verbale: “l’indice di pericolo tossicologico cumulato e del parametro singolo idrocarburi alifatici C5-C8 è superiore alla soglia tollerabile“. Questo significa che le quantità di sostanze cancerogene a cui sono sottoposti i soggetti che abitano nella zona sono superiori alle quantità che l’organismo può smaltire senza ripercussioni.

Il limite indica quando le sostanze si accumulano nell’organismo portando danni. Questo il Sindaco Bonifazi sembra non averlo capito. Solo successivamente il dott. Spagnesi precisa che non ci sono le condizioni per il danno “acuto”, ma evidentemente rimangono tutte le condizioni per il danno “cronico”, dovuto alla prolungata esposizione nel tempo e superiore alla capacità di difesa dell’organismo.

E’ per questo motivo che il dott. Spagnesi conclude, nello stesso Verbale, affermando che: “al fine di ridurre la probabilità che il rischio di effetti nocivi si concretizzi in manifestazioni cliniche avverse, ritiene necessario che la famiglia Tarsi sia compiutamente informata dei rischi presenti e raccomandato di non abitare nell’appartamento per il tempo necessario alla conclusione della bonifica del sito”. Ma per il Sindaco Bonifazi le manifestazioni cliniche avverse debbono prima manifestarsi, perché senta il dovere di intervenire! Che pena, che vergogna!

Gli abitanti di Grosseto devono augurarsi di non aver mai bisogno di parlare con il Sindaco, di non trovarsi mai investiti da veleni cancerogeni e di dover combattere contro una prepotente società petrolifera.

A Grosseto non c’è possibilità aver un giusto e legittimo provvedimento della massima autorità sanitaria della città, cioè del Sindaco. Se il problema è la difesa della propria salute e della salute dei propri familiari, minacciata dai vapori di benzene dispersi dalla Total, l’unica strada è il Tribunale, perché in questa città il Sindaco ha rinunciato pubblicamente, come oggi appare evidente a tutti, ad usare gli strumenti che la legge gli mette a disposizione per difendere la salute dei cittadini, a danno degli interessi di una prepotente multinazionale.

Questa è la conclusione di una storia che da venti anni vedono i Sindaci di questa città cercare pretesti per non applicare le leggi esistenti. Ma forse i motivi che convincono oggi Bonifazi a non intervenire sono gli stessi che hanno convinto l’allora sindaco Loriano Valentini a non dare seguito alle raccomandazioni di interventi urgenti fatti dalla USL nel 1993, che aveva registrato valori del cancerogeno centinaia di volte superiori ai limiti di legge.

Barocci Roberto
Forum Ambientalista-Grosseto

2 pensieri su “Caso Total, il sindaco non difende la salute dei cittadini

  1. daniele e Saveria

    questa storia incredibile ci ha fatto conoscere due persone speciali:Roberto e Giuliana Barocci.
    Quella bambina, Gaia, è cresciuta con l’idea che in questo mondo esistono delle persone che indipendentemente dai facili e superficiali giudizi si adoperano senza avere nulla in cambio per difendere i diritti e la libertà delle persone.
    Siamo riusciti in questi 9 lunghi anni a combattere contro il potere e a non arrenderci perchè con la tua esperienza e la tua cultura e conoscenza ci hai guidati nella battaglia.
    VIVA LA MAREMMA ONESTA. GRAZIE.

  2. giuliana

    ancora una volta dobbiamo constatare la solitudine dei cittadini di fronte a quelle istituzioni nate per difendere gli interessi della collettività, che è fatta anche di singoli. Ancora una volta ci indignano – abbiamo smesso di stupirci – la leggerezza e la stupida arroganza di chi ormai non “sospetta” nemmeno quali dovrebbero essere le proprie responsabilità.

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