Arsenico cinque volte oltre il limite nell’acqua di Toscana.

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Traduzione dell’articolo di Bruce Johnston dal titolo: “Arsenic in Tuscany water ‘five times limit” uscito il 26.06.2004 sul quotidiano inglese Daily Telegraph.

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Arsenico cinque volte oltre il limite nell’acqua di Toscana.
Di Bruce Johnston da Roma 26/06/2004
I cittadini Britannici che quest’anno soggiorneranno in Toscana potrebbero, senza saperlo, ritrovarsi a bere acqua contenente una quantità di arsenico 5 volte superiore al limite consentito.
E’ quanto appreso dal Telegraph. Malgrado una legge nazionale fissi il limite di arsenico nell’acqua a 10 microgrammi per litro, la regione Toscana ha usato un cavillo legale per passare un decreto che permette a molte città nel centro e nel sud della regione di derogare da tale norma. Il risultato è che fino alla fine dell’anno l’acqua potrà contenere fino a 50 microgrammi per litro [di arsenico]. Molte delle città in questione, tra le quali c’è Siena, sono mete popolari tra i turisti inglesi. Il decreto che innalza i livelli permessi si applica anche a Pienza, un gioiello dell’architettura, conosciuta come la “città ideale”, ambientazione di sfondo al film “Il paziente inglese”, e al centro vinicolo di Montalcino. Altre città incluse sono Radicondoli, dove si dice che il Principe di Galles cercasse una casa per le vacanze.
Per permettere alla deroga di avere valore legale, secondo la legge italiana, la Regione Toscana deve informare i cittadini della situazione e provare che la causa [dell’innalzamento dei limiti] non è inquinamento da parte dell’uomo. Ma gli ambientalisti dicono che nessuna delle condizioni è stata soddisfatta. La notizia del decreto giunge proprio mentre cresce la preoccupazione di un inquinamento su vasta scala nel sud della Toscana in conseguenza alla discarica di migliaia di tonnellate di rifiuti tossici, depositati in gran parte in miniere abbandonate che si sono allagate consentendo il passaggio di sostanze acide nelle falde acquifere.
Mentre da un lato gli ambientalisti sostengono che può non esserci una relazione diretta tra le due cose ­ e questo è anche quanto afferma la Regione ­ dall’altro sostengono che c’è una relazione indiretta.
Il consigliere regionale a capo dell’ambiente, Tommaso Franci, un membro dei Verdi, ha escluso qualunque legame. “Posso categoricamente smentire qualunque legame tra il problema dei rifiuti tossici in Toscana e il decreto che riguarda l’aumento del livello di arsenico consentito nell’acqua potabile” ha affermato.
Ma Roberto Barocci, un importante ambientalista di sinistra e il primo a dare l’allarme sull’inquinamento proveniente dalla miniera ci ha detto che la Regione non ha un piano adeguato per risolvere il problema.
[Traduzione di Luther Blisset]