Due gran belle risposte alla sig.ra Bramerini

Standard

Dall’Amiata ho ricevuto molte note di sostegno e di solidarietà.

Due gran belle risposte alle posizioni della sig.ra Bramerini sono arrivate da Andrea Marciani di Manciano da Ubaldo Giardelli di Follonica.

Andrea Marciani:

Servono centrali più sicure
La Regione imponga a Enel tecnologie più pulite
Sul rapporto, non giunga a conclusioni sintetiche

Come può fare qualunque cittadino dotato di una connessione in rete, siamo andati a consultare il sito ARS della Regione Toscana.
E come può fare chiunque sia dotato della pazienza di sfogliare le centinaia di pagine del rapporto sulla geotermia, abbiamo constatato che una certa difformità tra le conclusioni sintetiche e la sostanza del documento effettivamente esiste.
Non ci interessa entrare nella polemica sul numero dei decessi, perché riteniamo che anche 99 morti in eccesso dovrebbero essere un numero sufficiente ad ispirare ai nostri amministratori un moto di solidarietà e protezione per i loro cittadini.
La geotermia gode di una erronea immagine di naturalità, dovuta al fatto la maggior parte di noi ritiene che sia la messa a frutto di vapori geotermici che verrebbero comunque emessi dai bacini magmatici, ma questo non corrisponde al vero. I vapori che attivano le turbine delle centrali provengono da perforazioni che vanno a captarli a grandi profondità (4 o 5.000 metri), sono quindi vapori che non sarebbero mai giunti in superficie o quantomeno sarebbero arrivati depurati dall’azione filtrante di uno strato di migliaia di metri di suolo.
Ogni bacino vulcanico ha le sue peculiarità, le centrali geotermiche dell’Amiata purtroppo sprigionano enormi quantità di CO2 (maggiori persino di quanti ne sprigionerebbe una centrale a carbone di pari potenza) anidrite solforosa, arsenico, vapori di mercurio ed una lunga lista di altri temibili inquinanti. Negli anni 80, quando sono stati aperti i tre pozzi principali delle centrali dell’Amiata, non esistevano procedure di “Valutazione d’impatto ambientale” e non esistevano tecnologie diverse da quelle utilizzate all’epoca dall’Enel, ma nel 2011 sono disponibili diverse soluzioni tecniche con scambiatori di calore che evitano che i vapori profondi del bacino vengano dispersi nell’atmosfera.
La stessa Enel detiene un brevetto ad “impianto binario” che ha già utilizzato con successo in USA ed in Canada.
Ci sembra che, invece di polemizzare sull’effettivo conteggio delle vittime e di minacciare assurde querele nei confronti di comitati spontanei impegnati nella difesa della cittadinanza, i nostri assessori regionali ad Ambiente e Salute dovrebbero, attenendosi ad un semplice principio di precauzione, imporre all’Enel il passaggio a quelle tecnologie pulite, cominciando dal costruendo 4º pozzo di Bagnore ed in seguito, in un ammodernamento progressivo, a tutti gli altri pozzi già in esercizio.
Non si vede perché, infatti, una grande azienda italiana debba negare ai suoi concittadini quelle stesse premure che usa invece ai cittadini americani.

Giardelli Ubaldo:

Non ha detto cosa? assessore Bramerini? che i morti sono “solo” 99…??
Non entro nel merito, ma ritengo che la domanda del Barocci “quanti morti servono?”, cioè quante sofferenze sono necessarie perchè gli amministratori si decidano a considerare più importanti le persone che i profitti aziendali? l’interesse generale rispetto a quello di pochi? meriti una risposta più articolata del “Non ho detto questo”

Vorremmo sapere, assessore, se Lei non consideri 99 morti (ma è scritto chiaramente che sono 535), comunque, un’enormità. Una cifra inaccettabile, assurda, su cui indagare ulteriormente fermando l’avvio di ulteriori impianti.
Sono quasi cento famiglie sprofondate nel lutto, dolore e sofferenza, è il nostro ambiente violentato, il nostro cielo preso a discarica, le nostre acque avvelenate…non Le basta?? cosa vuole di più? quale è il limite?

Mi sembra invece che si voglia solo sopire, minimizzare, rassicurare… e per chi fa domande, pone obiezioni o semplicemente riporta i “vostri” dati: denunce e querele…ma non appartiene ad un partito “sedicente” Democratico? o anche qui mi sono sbagliato?? o forse, semplicemente, non conosce il significato di Democrazia? ed è lì per caso…
Personalmente mi sembra, sempre che mi sia concesso, che il suo intervento faccia coppia con il rapido cambio di giubba del presidente della provincia Marras sull’Inceneritore di Scarlino, quando una Commissione d’Inchiesta Pubblica, autorevole ed indipendente, a fronte di innumerevoli errori, omissioni e falsità, terminò i suoi lavori con un’affermazione netta, precisa, non equivocabile “ la VIA (autorizzazione) non doveva essere data, e va ritirata in autotutela”….
Autotutela per la provincia, e soprattutto, tutela per la salute dei cittadini.
Queste conclusioni sono state prima interpretate (come fa Lei con quelle dell’ARS) poi, ovviamente, disattese, spazzate via…. la VIA riconcessa (sarà il TAR a giudicare quanto legalmente), i colpevoli degli errori mai trovati….la salute dei cittadini messa sotto le scarpe.
No! non ce ve la caverete così, le vostre minacce non ci fanno paura….abbiamo smesso di aver fiducia di voi e dei vostri sporchi giochi politici fatti sulla nostra pelle….per gli interessi di altri….

Geotermia pericolosa ma la Regione lo nega

Standard

Il Tirreno del 15-01-2011, riporta in una intera pagina le vicende che riguardano l’inquinamento derivante dalla geotermia citando i documenti presentati nella conferenza stampa dello scorso venerdì ma anche la reazione della Bramerini.

«Geotermia pericolosa ma la Regione lo nega»
«Gli esperti rilevano situazioni preoccupanti, Firenze invece omette e fa una sintesi tranquillizzante»

LA FRASE INCRIMINATA Allarmante o rassicurante?
Una cosa su tutte fa gridare i Comitati ambientalisti allo «scandalo». È una frase contenuta nelle conclusioni dello studio del gruppo di ricerca, e sparita dalla “sintesi” diffusa dalla Regione. Ecco i testi.

Bramerini: «I manipolatori siete voi»
L’assessore e la collega Scaramuccia minacciano querele ma tendono la mano:
«Pronte ad aprire il confronto tecnico»

Geotermia in Toscana e manipolazione dei dati

Standard

Studio sugli effetti della Geotermia in Toscana dal titolo: quali sono i dati pubblicati e come vengono manipolati dai funzionari e amministratori della Regione Toscana.

Il presente studio è composto di una presentazione ed una relazione ed è in relazione con le dichiarazioni polemiche seguite al mio intervento I 535 morti che non sarebbero “preocupanti”.

Il tutto è stato presentato venerdì 14 gennaio 2011 durante la conferenza stampa del Coordinamento provinciale dei Comitati e Associazioni ambientaliste Grosseto.